Rete di conservazione

Che cosa stiamo facendo in Garfagnana per conservare l’agrobiodiversità?

L’Unione Comuni Garfagnana dai primi anni 2000 ha avviato un’importante azione per la salvaguardia della biodiversità coltivata ed allevata per il recupero dell’importante patrimonio di specie, di conoscenze e tradizioni, ancora presente nel territorio, ed in grado di innescare processi partecipati con le comunità degli agricoltori diffondendo, in una rete tra produttori e consumatori sempre più consapevoli, un nuovo rapporto tra una terra ed i suoi abitanti.

Allo scopo sono stati attivati specifici progetti che hanno ricevuto riconoscimenti ed hanno dato vita nel 2008 al “modello Garfagnana”.

L’azione dell’Unione Comuni Garfagnana si è estrinsecata nell'ambito del Sistema Regionale di conservazione e valorizzazione delle razze a varietà locali.

La Regione Toscana, con la LR 56/97 e 60/04, ha istituito un sistema basato su:

  • una rete di strutture denominate “Banche del Germoplasma” per la raccolta e la conservazione “ex situ” dei semi e delle piante delle varietà a rischio di scomparsa;
  • i registri regionali “Repertori” dove sono iscritte le varietà e razze da tutelare;
  • i “coltivatori custodi” che si assumono l'impegno di mantenere in coltivazione “in situ” le varietà recuperate, identificate e conservate presso le Banche del Germoplasma. Si tratta per lo più di soggetti privati e piccoli produttori con una forte motivazione culturale che sottoscrivono un formale impegno con la Regione Toscana a fronte di un modesto riconoscimento economico

Il "modello Garfagnana" 

LA SEZIONE LOCALE DELLA BANCA DEL GERMOPLASMA TOSCANO

È una delle sedi locali della Banca del Germoplasma Toscano dove si conservano le varietà vegetali recuperate sul territorio. 

Ad oggi sono conservate presso il vivaio forestale “Centro La Piana” di Camporgiano:

  • 36 varietà erbacee locali tra fagioli, cereali, pomodori, patate, cipolle, bietola, insalata e zucche, conservate all'interno delle celle climatiche;
  • 185 varietà di fruttiferi (meli, peri, fichi, ciliegi, susini, peschi) conservati nel campo collezione;
  • 50 vitigni tradizionali in una collezione di 1200 viti.

I COLTIVATORI CUSTODI

Un folto numero di “coltivatori custodi” che nel tempo hanno costituito una rete, informale ma assai attiva, che promuove la conoscenza delle coltivazioni tradizionali e i valori identitari ad esse collegati.
impegnati anche tu a tutelare la biodiversità di interesse agricolo e alimentare, diventare coltivatore custode o iscriviti alla rete di conservazione come semplice appassionato.
Visita il link

Il “modello Garfagnana” ha inoltre sviluppato progetti specifici per i prodotti ottenuti dalle razze locali ed in particolare della razza ovina “Garfagnina Bianca” per la quale sono stati approfonditi i percorsi di utilizzo del latte, della carne e della lana, cercando di coniugare gli aspetti della tradizione con l'innovazione e, al contempo di sviluppare occasioni e opportunità di crescita di nuova imprenditoria (progetto “VAGAL”).

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